Archive for marzo 2021
Emulatore di un Commodore
In questo articolo vedremo come far girare su Windows un emulatore di un Commodore.
Negli anni ‘80 ci ho passato molte ore per programmare e anche alcune ore a giocare con qualche videogioco.
Spinto dalla curiosità di capire come fare, facendo una ricerca sulla rete ho trovato un sito specializzato nei giochi del Commodore, com possibilità di scaricarli e scaricare l’emulatore. Il sito è https://www.edicola8bit.com/default.php
Io avevo il C16 e ho quindi scaricato l’emulatore per il C16. Vi metto qua i link per ogni emulatore:
C16: https://www.edicola8bit.com/pagina_dinamica.php?codice=emulatore_c16
C64: https://www.edicola8bit.com/pagina_dinamica.php?codice=emulatore_C64
VIC 20: https://www.edicola8bit.com/pagina_dinamica.php?codice=emulatore_vic20
SPECTRUM: https://www.edicola8bit.com/pagina_dinamica.php?codice=emulatore_zx
MSX: https://www.edicola8bit.com/pagina_dinamica.php?codice=emulatore_msx
Tornando al C16, una volta scaricato il file GTK3VICE-3.5-win64.7z lo scompattiamo e otteniamo una cartella con al suo interno diverse cartelle e file.
La cartella che ci interessa è bin. Il file binario da eseguire è xplus4.exe
Vediamo ora come caricare un gioco.
Uno dei miei preferiti era Gospel (GHOST TOWN) apparso sul numero 6 della rivista C16/MSX.
Dalla pagina del gioco (https://www.edicola8bit.com/gioco.php?collana=c16_msx&console=c16&codice=gospel&id_rivista=6) scarichiamo il file TAP all’indirizzo https://www.edicola8bit.com/download_file.php?tipo=c16_tap_singolo&collana=c16_msx&codice=gospel&console=c16
Scaricato e scompattato il file dobbiamo ora inserirlo nell’emulatore. Dal menu andiamo su File, poi “Attach Tape Image …” e quindi selezioniamo il file con estensione .TAP.
Ora diamo il comando load sull’emulatore.
Ora torniamo nel menu File e poi in “Datasette controls” e quindi Start.
A questo punto inizia il caricamento sull’emulatore.
Notate in basso a destra che indica il contagiri del nastro che aumenta, proprio come se avessimo messo la cassetta a nastro del gioco.
Come vedete non occupa neanche tante risorse:
Quindi, buon divertimento
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )Installazione e primi passi con Parrot Linux
In questo articolo vedremo come installare su una macchina virtuale Parrot Linux.
Ma cosa è Parrot?
Da Wikipedia:
Parrot OS è una distribuzione GNU / Linux basata su Debian focalizzata su sicurezza, privacy e sviluppo. Parrot OS è utilizzato anche da numerosi penetration tester.
Parrot si basa sulla distribuzione testing di Debian (Bullseye), con il kernel Linux 5.8.
Ho conosciuto questa distribuzione grazie al corso di sicurezza informatica. Il mio docente ce lo ha fatto installare su una macchina virtuale da usare come sistema attaccante. Ovviamente il sistema vittima sarà un’altra macchina virtuale.
Seguiranno nei prossimi articoli anche delle tecniche di attacco e difesa, sfruttando gli strumenti messi a disposizione da Parrot, facendo sempre le cose legali. Attaccare un proprio sistema di prova si può fare, o anche su sistemi altrui, purché ci sia l’accordo con i proprietari degli altri sistemi.
Vediamo quindi come installarlo.
Lo possiamo scaricare da: https://www.parrotsec.org/download/
Io scelgo MATE perché KDE ha un bug, a oggi, marzo 2021.
Il link diretto del download è quindi: https://download.parrot.sh/parrot/iso/4.10/Parrot-home-4.10_amd64.iso
Creiamo una nuova macchina virtuale e diamo le solite impostazioni, come nei precedenti articoli.
Settiamo il CD l file appena scaricato e avviamo la macchina virtuale.
La prima schermata che otteniamo è questa.
Faremo una installazione grafica.
Selezioniamo la lingua.
Ci avvisa che non tutte le finestre sono nella lingua selezionata. Fa niente, proseguiamo.
Procediamo
Configuriamo la tastiera
Procediamo
Caricamento componenti aggiuntivi.
Adesso impostiamo nome utente e password.
Decidiamo ora dove installare Parrot.
Possiamo ora procedere.
L’installazione ha finalmente inizio.
Installiamo ora il bootloader.
Abbiamo finito.
Rimuoviamo il supporto di installazione e riavviamo.
Ecco, nei prossimi articoli vedremo gli strumenti di Penetration Test, facendo dei confronti con Kali Linux.
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )Installazione e primi passi con Kali Linux
In questo articolo vedremo come installare su una macchina virtuale Kali Linux.
Ma cosa è Kali ?
Da Wikipedia:
Kali Linux è una distribuzione GNU/Linux basata su Debian, pensata per l’informatica forense e la sicurezza informatica, in particolare per effettuare penetration test. Creata e gestita dal gruppo Offensive Security, è considerato il successore di Backtrack, con l’aggiornamento della distribuzione di tipo rolling. La release 2021.1 del 24 febbraio 2021 è la versione più recente.
Kali offre agli utenti un semplice accesso ad una larga collezione di tools per la sicurezza dal port scanning ai password cracker.
Ho conosciuto questa distribuzione grazie al corso di sicurezza informatica. Il mio docente ce lo ha fatto installare su una macchina virtuale da usare come sistema attaccante. Ovviamente il sistema vittima sarà un’altra macchina virtuale.
Seguiranno nei prossimi articoli anche delle tecniche di attacco e difesa, sfruttando gli strumenti messi a disposizione da Kali , facendo sempre le cose legali. Attaccare un proprio sistema di prova si può fare, o anche su sistemi altrui, purché ci sia l’accordo con i proprietari degli altri sistemi.
Vediamo quindi come installarlo.
Lo possiamo scaricare da: https://www.kali.org/downloads/
Io scelgo questa immagine: https://cdimage.kali.org/kali-2021.1/kali-linux-2021.1-installer-amd64.iso
Creiamo una nuova macchina virtuale e la configuriamo con 4 processori, 128 MB di memoria video, memoria e spazio su disco in base al sistema host.
Impostiamo quindi il CD al file scaricato.Avviamo la macchina virtuale.
La prima schermata che ci sarà mostrata sarà questa:
Io faccio l’installazione grafica, chi vuole può anche farlo senza.
Selezioniamo ora la lingua
Adesso selezioniamo la posizione geografica.
Procediamo a impostare la tastiera
Attendiamo un attimo…
Inseriamo adesso il nome del computer
Continuiamo.
Mettiamo ora il nome del dominio.
Inseriamo la Username
Impostiamo ora il partizionamento e quale disco usare:
Procediamo quindi l’installazione.
Finita l’installazione del sistema, dobbiamo ora scegliere il software da installare.
Io lascio le impostazioni di default. Procediamo.
Decidiamo se installare o no il bootloader.
Installazione finita. Rimuoviamo il supporto di installazione.
Riavviamo quindi la macchina virtuale.
Nei prossimi articoli vedremo gli strumenti per fare Penetration Test.
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )Installazione e primi passi con MacOSX
In questo articolo vedremo come installare MacOSX Natalina in una macchina virtuale con VirtualBox.
Premetto già subito che pur avendo una Mac fisico, userò la macchina virtuale (o le macchine virtuali) per fare esperienza e giocarci, così se poi non funziona qualcosa posso eliminare la Virtual Machine e ricrearla. Così tengo il Mac fisico per sviluppare applicazioni reali mettendo a frutto quello che imparerò con le macchine virtuali.
Inoltre se si ha intenzione di fare applicazioni Ios e usate le Push Notification, Apple non permette, proprio per licenza, l’uso di una VM. Le notifiche non appariranno, ma non otterrà neanche il Token Id del telefono, indispensabile a un servizio come Firebase per inviare la notifica.
Ma sul discorso della programmazione ci torneremo su un altro articolo.
Partiamo quindi con l’installazione. Non parlerò dell’installazione di Virtualbox, dò per assodato che l’abbiate già installato e scaricato, per non allungare troppo l’articolo.
Creiamo una nuova macchina virtuale col nome macOS Catalina.
Per selezionare il file vmdk scaricato da https://www.mediafire.com/file/vbd0mu5viuz8htc/macOS_Catalina_Final_Version_by_Geekrar.rar/file
andare nell’icona gialla in basso a destra. Apparirà questa finestra, poi cliccare su Aggiungi e quindi scegliere il file.
Andiamo a impostare adesso alcuni settaggi, altrimenti la macchina virtuale non parte. Seguite le impostazioni in base alle seguenti foto:
La memoria ovviamente dipende da quella fisica che avete sul vostro pc host.
A questo punto abbiamo anche bisogno di scaricare e inserire il disco di boot.
Per scaricarlo andate su https://drive.google.com/drive/folders/15_idYyD9gAwhaYPykkZCe_j5aZKswONd
mentre per inserirlo andate su Archiviazione
Controller Sata, tasto destro e quindi aggiungi.
Apparirà la successiva finestra:
Ed ecco il disco di boot inserito:
Non è ancora finita. Abbiamo un’ultima operazione da fare prima di procedere.
Chiudete Virtualbox.
Aprite una finestra del Command come Amministratore.
Lanciate prima questo comando:
VBoxManage.exe modifyvm "macOS Catalina" –cpuidset 00000001 000106e5 00100800 0098e3fd bfebfbff
Poi fate copia e incolla dei seguenti comandi:
VBoxManage setextradata "macOS Catalina" "VBoxInternal/Devices/efi/0/Config/DmiSystemProduct" "iMac11,3"
VBoxManage setextradata "macOS Catalina" "VBoxInternal/Devices/efi/0/Config/DmiSystemVersion" "1.0"
VBoxManage setextradata "macOS Catalina" "VBoxInternal/Devices/efi/0/Config/DmiBoardProduct" "Iloveapple"
VBoxManage setextradata "macOS Catalina" "VBoxInternal/Devices/smc/0/Config/DeviceKey" "ourhardworkbythesewordsguardedpleasedontsteal(c)AppleComputerInc"
VBoxManage setextradata "macOS Catalina" "VBoxInternal/Devices/smc/0/Config/GetKeyFromRealSMC" 1
Come da immagine. Notate che ho dovuto rinominare la macchina virtuale in macOS Catalina2 perché avevo già fatto ulteriori test e la macchina esisteva già.
Possiamo finalmente ora lanciare la macchina virtuale con MacOsx Natalina. Cliccate sul triangolino verde per fare partire la Virtual Machine.
Dovete ora avere molta molta pazienza…
Una volta che ha finito, parte la configurazione iniziale.
Selezioniamo la lingua preferita e clicchiamo su Continue.
Abbiamo ora la finestra con le opzioni di layout della tastiera e della dettatura.
Facciamo le dovute impostazioni e procediamo.
Abbiamo ora le impostazioni sulla scheda Ethernet. In base a come avete configurato la rete, queste impostazioni cambieranno.
Procediamo.
Configuriamo ora l’indirizzo IP, Gateway, DNS.
Abbiamo ora le impostazioni sulla Privacy.
Procediamo…
Possiamo ora trasferire le impostazioni.
Procediamo e ci verrà chiesto di impostare l’Account Apple.
Per poter scaricare dallo Store è necessario averne uno, quindi inserirò i miei dati. Oppure possiamo fare questa operazione anche in seguito.
Verrà mostrata ora la finestra da accettare le condizioni
Inseriamo Nome Utente e Password per l’account locale.
Siamo arrivati quasi alla fine. La prossima schermata:
Scegliamo ora se aiutare Apple a migliorare i loro prodotti.
Abbiamo ancora una schermata.
Scegliamo quindi il tema grafico e quindi il sistema a registrarsi le nostre preferenze
Abbiamo finito, il Mac è sbarcato sul nostro PC Windows.
Potrebbe apparire questa schermata che indica che non ha riconosciuto automaticamente la tastiera.
Pigiamo il tasto che ci chiede e procediamo.
Finito.
In uno dei prossimi articoli vedremo l’installazione di Visual Studio for Mac e di Swift e inizieremo a creare programmi anche su questa piattaforma.
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )Installazione e primi passi con CentOS
In questo articolo vedremo l’installazione di CentOS, distribuzione Linux, maggiormente usata come Server, nelle società che fanno hosting, per poi installarci Plesk o Parallel. In un prossimo articolo vedremo proprio questo, ora vediamo come installarlo.
Prima di tutto vediamo cosa è CentOS.
Da Wikipedia:
CentOS (acronimo di Community enterprise Operating System) è un sistema operativo concepito per fornire una piattaforma di classe enterprise per chiunque intenda utilizzare GNU/Linux per usi professionali. Si tratta di una distribuzione Linux derivata da Red Hat Enterprise Linux con cui cerca di essere completamente compatibile.
Pur installabile su architetture desktop, è un sistema concepito, sviluppato e utilizzato per gli ambienti server. In fase di setup, tra le diverse opzioni si accede a quella di selezione del "package" (set di installazione) adatto per lo specifico utilizzo.
Lo installeremo in una macchina virtale con Virtualbox.
Lo possiamo scaricare da: http://mirrors.prometeus.net/centos/8-stream/isos/x86_64/CentOS-Stream-8-x86_64-20210311-boot.iso
Queste sono le impostazioni:
Avviamo la macchina.
Questa è la prima schermata che ci appare:
Selezioniamo la lingua preferita e procediamo.
Andiamo a fare le varie impostazioni.
Come URL del repository mettiamo centos.mirror.garr.it/centos/8-stream/BaseOS/x86_64/os/
Poi selezioniamo il disco:
Impostiamo la scheda Ethernet mettendo ON.
Selezioniamo quindi il tipo di sistema da installare e i vari software.
Possiamo ora procedere all’installazione vera e propria.
Installazione finita, riavviamo il sistema.
Accettiamo la licenza.
Terminiamo la configurazione.
Impostiamo la Privacy.
Connettiamo i vari account.
Impostiamo nome utente e password.
Configurazione finita. Siamo ora pronti a usarlo.
Vediamo qualche schermata.
In questo articolo abbiamo installato CentOS. In un prossimo articolo ci giocheremo e vediamo come installare Plesk e/o Parallel per usarlo come server.
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )Installazione e primi passi con ReactOS
In questo articolo vedremo cosa è ReactOS, come installarlo e ci giocheremo un pò per vedere come è strutturato.
In un successivo articolo vedremo le varie funzionalità.
Vediamo prima cosa è ReactOS.
Da Wikipedia:
ReactOS (in precedenza conosciuto col nome FreeWin95) è un sistema operativo libero open-source che si pone l’obiettivo di essere totalmente compatibile con il codice oggetto delle applicazioni e dei driver realizzati per Microsoft Windows NT 5 e versioni successive (Windows 2000, XP, 2003, Vista, 7, 8 e 10).
Il termine è stato coniato dal fondatore del progetto Jason Filby, uno sviluppatore di Oracle Database di Durban, in Sudafrica. "OS" sta per "sistema operativo" mentre "React" sta alla disapprovazione di massa verso Microsoft e la sua posizione monopolistica e quindi alla necessità di una "Reazione". Attualmente il progetto si trova nello stadio di sviluppo alpha e gli stessi sviluppatori ne sconsigliano l’impiego per le attività di tutti i giorni a causa della sua instabilità, anche se l’85% degli obiettivi è stato raggiunto nel novembre del 2005.
Detto in mie parole, è un sistema Windows ma non della Microsoft. Man mano ch lo installeremo vedremo che assomiglia sia nell’installazione che nella grafica a un sistema Windows NT/Windows 2000. Non è un caso, infatti ReactOS è stato sviluppato facendo la “Reverse Engineering” di Windows NT e poi di Windows 8 e Windows 10.
Per chi non è programmatore, la procedura di Reverse Engineering (Ingegneria inversa) consiste nel determinare la struttura di un software (possiamo anche dire come smontare un oggetto) per poi ricreare un software con le stesse funzionalità. Che poi sia legale o meno non sta a me discuterne. Esiste comunque questo sistema operativo “Windows” ma non di Microsoft.
Vediamo ora come installarlo.
Scarichiamo la ISO dal seguente sito: https://kumisystems.dl.sourceforge.net/project/reactos/ReactOS/0.4.13/ReactOS-0.4.13-release-17-gf4da391-iso.zip
Lo scompattiamo e creiamo una nuova macchina virtuale in Virtualbox.
Le impostazioni della VM sono come nella seguente schermata:
La memoria ovviamente dipende dal vostro sistema host.
Lo lanciamo:
La prima schermata che otteniamo ricorda l’installazione del DOS/Windows prime versioni:
Selezioniamo la lingua preferita e andiamo avanti.
Procediamo.
Premiamo ancora Invio.
Accettiamo le impostazioni predefinite e procediamo.
Possiamo anche lasciare selezionato lo spazio non partizionato. Per i test può andare bene. Se avete esigenze diverse, create una o più partizioni.
Io per prova lascio FAT, se volete divertirvi con la partizione BRTFS selezionate quella.
Premiamo ancora Invio per continuare.
Decidiamo il nome della cartella. Inizia l’installazione vera e propria.
Se abbiamo nella stessa macchina (virtuale) o scegliessimo di installarli, installiamo anche il bootloader.
Riavviamo il sistema.
Facciamo partire il sistema.
Vengono installati ora i dispositivi.
Parte ora la configurazione guidata:
Clicchiamo su Avanti.
Cambiamo le varie opzioni internazionali.
Impostiamo un nome utente.
Impostano nome computer e password di Administrator.
Impostiamo ora data e ora.
Scegliamo ora il tema e poi la configurazione della scheda Ethernet.
Impostiamo ora il Workgroup o il Domain Name.
Configurazione finita. Riavviamo la macchina virtuale.
Installiamo eventuali driver!!!
Ecco il sistema ReactOS in esecuzione..
Nei successivi articoli scriverò la struttura del sistema e vedremo di installare dei programmi per capire la compatibilità e come funzionano.
Per ora è tutto. Arrivederci.
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )Installazione e primi passi con Fedora Linux
Con il corso che ho frequentato di sicurezza informatica, mi è tornata la passione e l’interessamento per Linux.
Su Linux avevo lavorato una ventina d’anni fa e da allora non l’avevo più usato.
Con il corso, ho visto molti strumenti (che racconterò con altri articoli) che non sapevo di conoscere.
Quindi pian pianino vado a rispolverare le varie distribuzioni di Linux.
Ora parliamo di Fedora.
Fedora è una distribuzione sponsorizzata da RedHat.
L’installazione lo farò su una macchina virtuale tramite Virtualbox.
Scarichiamo la ISO dal sito https://fedora.mirror.garr.it/fedora/linux/releases/33/Workstation/x86_64/iso/Fedora-Workstation-Live-x86_64-33-1.2.iso
Creiamo la macchina virtuale e quindi la lanciamo.
Arriviamo alla seguente schermata:
Clicchiamo su “Install to Hard Drive”
Selezioniamo ora il linguaggio e proseguiamo:
Adesso ci vengono chieste le opzioni di tastiera, fuso orario e partizione di installazione.
Notate che il tasto “Avvia installazione” è disattivato e quindi non possiamo procedere
Cliccando su “Destinazione installazione” possiamo scegliere dove installare il sistema.
Adesso vedete che il tasto “Avvia installazione” è abilitato.
Lo clicchiamo e parte l’installazione vera e propria
Dopo un’oretta, l’installazione viene completata.
Procediamo al riavvio.
Ricordiamoci prima di rimuovere il CD virtuale.
Quindi spegniamo e riavviamo la macchina virtuale e avremo Fedora Linux pronto per i nostri usi.
Appena si riavvia ci saranno alcune schermate di configurazione iniziale:
Vediamo giusto qualche cosa per iniziare.
Erano più di 20 anni che non installavo una distribuzione Linux. Vedo che sono cambiate in meglio molte cose.
Vedrò e condividerò con voi altri post su questo sistema e in generale sui sistemi Linux.
Dopo 30 anni di programmazione su Windows, voglio imparare a programmare anche su Linux. Quasi sicuramente userò Debian e/o Ubuntu. So che non sarà facile, sperimenterò e condividerò con voi i miei esperimenti.
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )Torno a scrivere
Cari lettori di questo blog, torno a scrivere un articolo dopo qualche mese di assenza.
Sapete bene che gli informatici veri (quelli che oltre alla professione ci mettono la passione) non hanno mai tempo perché il tempo libero lo sfruttano per sperimentare codici, provare programmi, studiare sistemi nuovi, insomma fare lo smanettatore.
Ieri sera ho finito di frequentare il corso di Sicurezza Informatica.
Questo non è un arrivo, ma una partenza.
Infatti adesso devo studiare ancora di più, sempre di più, per dare l’esame di certificazione prima COMPTIA+ e poi CEH.
E poi scrivere libri, video corsi etc etc. Tanti sacrifici alla fine pagano.
Ogni giorno l’entusiasmo è sempre di più, l’autostima pure.
Sto seguendo anche corsi universitari di informatica. Più imparo e più sto bene..
Quello che mi piace è imparare e condividere. Non vedo l’ora di tornare a fare i corsi in aula. finirà prima o poi questa pandemia.
A presto.
Leggi l'articolo intero | Make a Comment ( None so far )